La deriva intrapresa già da qualche anno continua a crescere, giovandosi delle potenzialità della rete e dei nuovi strumenti multimediali. Gli italiani amano il trading online, l’arte di acquistare asset tramite piattaforme della rete, broker 2.0 che nascono per consentire l’accesso ai mercati anche ai cosiddetti retail, ovvero ai non professionisti.
Ad oggi il web rappresenta lo strumento più utilizzato al mondo, una sorta di oracolo al quale tutti si rivolgono prima di effettuare una qualsiasi operazione. Il che comporta al contempo vantaggi e pericoli, opportunità e potenziali rischi. Il discorso è amplificato se si parla di investimenti, e quindi di soldi.
In un recente articolo comparso su Il Tempo si va a mettere in evidenza come in Italia si stia assistendo ad un boom enorme del trading online. il tutto seguendo un modello che è al contempo vantaggioso e pericoloso. L’investimento in rete è semplificato, può avvenire con pochi click e dal pc di casa.
Una semplificazione quindi in termini di utilizzo e di approvvigionamento ad informazioni utili poi ad investire. Ma questa facilità di utilizzo ha reso fertile il terreno per la proliferazione di modelli che non sono sempre corretti.
La diffusione dei modelli rischiosi di investimento
Bisogna partire dalla base, capire quindi cos’è il trading online per iniziare poi a farsi un’idea dei rischi connessi. Il modello cui si faceva riferimento ha reso popolare l’arte di investire, un tempo maneggiata esclusivamente da addetti ai lavori, gente competente e con preparazione quindi, il che non garantisce comunque la riuscita dell’investimento (investimenti sicuri al 100% non ne esistono, chi prova a venderli sta promuovendo un prodotto finto) ma offre una sorta di paracadute.
Ecco che oggi in rete proliferano influencer improvvisati, guru della finanza, youtuber che millantano di avere la chiave di accesso al mondo del trading online e vendono formule magiche per guadagnare con questo strumento. Un modello purtroppo molto diffuso che sta seminando truffe e perdite di capitale tra tanti investitori improvvisati.
Il trading in sé non è una truffa, almeno non sempre; è comunque uno strumento complesso con il quale non è facile guadagnare. Diventa casomai border line quando ci si imbatte proprio in realtà che magnificano le doti del trading spacciandolo come un prodotto miracoloso in grado di far guadagnare chiunque semplicemente e stando comodamente seduti sul proprio divano.
D’altra parte siamo tutti esseri umani e in quanto tali fallibili, oltre che aperti ad ammiccamenti sul tema dei guadagni: avere uno strumento che viene venduto come ‘alla portata di tutti’ e tramite il quale investire, guadagnare, anche senza intermediari né con l’obbligo di essere formati sul tema, può far venire l’acquolina in bocca. Solo che poi, spesso e volentieri, la realtà è di tutt’altra matrice.