I fumetti rappresentano ormai una fetta molto consistente del settore editoriale, con una crescita esponenziale a livello di vendite e fatturati, catturando l’attenzione di un pubblico sempre più vasto e globale.
In questa nicchia, che nicchia non è più, il ruolo da protagonista è certamente ricoperto dai Manga, i notissimi fumetti giapponesi che coniugano la bellezza estetica del disegno con una profondità di trama e temi trattati degni dei più famosi classici della letteratura.
Ma quali sono le origini dei Manga? In che modo si è evoluto questo segmento dei fumetti nel corso degli anni?
Le origini dei manga
Sebbene esistano diverse teorie, quella più accreditata sulle origini dei manga all’antica tradizione giapponese delle stampe xilografiche, conosciute come “ukiyo-e”, che risalgono al XVII secolo. Queste opere rappresentavano scene di vita quotidiana, paesaggi, attori teatrali e mitologia nipponica.
Nel XIX secolo, durante il periodo Edo, le ukiyo-e si svilupparono ulteriormente e iniziarono a includere narrazioni visive, spesso sotto forma di serie di immagini che raccontavano storie umoristiche, romantiche o storiche e rappresentarono quelli che possono essere definiti i primi antenati dei manga moderni.
All’inizio del XX secolo, il Giappone si aprì all’influenza culturale occidentale, comprese le illustrazioni e i fumetti provenienti dai Paesi occidentali, creando le basi per la realizzazioni dei celeberrimi fumetti del Sol Levante che tutti conosciamo.
Per rintracciare il vero e proprio primo manga della storia, dobbiamo arrivare al 1902, quando l’autore Rakuten Kitazawa pubblicò “Jiji Manga”. Successivamente, negli anni ’20 e ’30, le riviste giapponesi iniziarono a pubblicare storie a fumetti su base regolare, spesso con tematiche umoristiche o avventurose, un po’ come accadde nel nostro Paese con le note strisce sui giornali.
Durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, i manga divennero un mezzo popolare per intrattenere le masse, soprattutto attraverso le riviste settimanali che pubblicavano storie di vari generi come azione, avventura, fantascienza e romance.
Negli anni ’50 e ’60, si svilupparono due importanti filoni di manga: lo shōnen (ragazzi) e lo shōjo (ragazze). Lo shōnen manga si concentrava su storie di azione, sport, avventura e combattimenti, mentre lo shōjo manga era incentrato sulle relazioni romantiche, le emozioni e le sfide personali delle ragazze.
Queste due categorie di manga continuarono a evolversi e a diventare sempre più amate nel corso degli anni, con l’introduzione di titoli iconici come “Astro Boy” di Osamu Tezuka, “Dragon Ball” di Akira Toriyama, “Sailor Moon” di Naoko Takeuchi e molti altri.
La svolta globale si ebbe a partire dagli anni ’80 e ’90, quando i manga iniziarono a guadagnare popolarità a livello internazionale grazie alla traduzione e alla distribuzione in diversi paesi. Serie come “Akira” di Katsuhiro Otomo e “Ghost in the Shell” di Masamune Shirow ebbero un impatto significativo sulla cultura popolare in ogni angolo del Pianeta e contribuirono a diffondere ulteriormente l’influenza dei manga, fino ad arrivare ai giorni nostri dove gli appassionati possono quotidianamente usufruire di una vasta gamma di fumetti di ogni genere.
Il manga più venduto nella storia
Il manga più famoso al mondo è generalmente considerato “One Piece” di Eiichiro Oda. La serie è iniziata nel 1997 e ha continuato a guadagnare popolarità costante negli anni. “One Piece” ha una vasta base di fan in tutto il mondo e ha venduto oltre 500 milioni di copie in tutto il mondo, diventando il fumetto giapponese più venduto di sempre.
La trama di “One Piece” ruota attorno alle avventure di Monkey D. Rufy e della sua ciurma di pirati mentre cercano il leggendario tesoro chiamato “One Piece”. La serie è conosciuta per il suo mondo ricco di personaggi eccentrici, avventure mozzafiato, combattimenti emozionanti e una narrazione coinvolgente, con un successo che ha portato anche alla recente realizzazione di una serie tv disponibile sulla piattaforma Netflix nella versione Live-Action.
Tuttavia, vale la pena sottolineare che la definizione di “manga più famoso” può variare a seconda del contesto e delle preferenze personali. Altri manga molto popolari e influenti a livello globale includono il già citato “Dragon Ball” di Akira Toriyama, “Naruto” di Masashi Kishimoto, “Attack on Titan” di Hajime Isayama e “Death Note” di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata.