Il calibro è probabilmente uno degli strumenti di misurazione più diffusi. Viene impiegato per la rilevazione delle lunghezze e delle distanze e trova applicazione in svariati ambiti. La sua prima versione è stata presentata nel 1632 da Pierre Vernier, ma nel corso degli anni sono state introdotte ulteriori tipologie, che possono essere classificate in base alla forma, ai possibili utilizzi, alla struttura ed al funzionamento.
Si sta parlando di un attrezzo indispensabile all’interno di laboratori e officine e nelle cassette degli attrezzi di numerosi artigiani e professionisti. Per capire qual è il calibro più adatto alle proprie esigenze è necessario considerare una serie di fattori.
Tipologie e possibili utilizzi del calibro
Innanzitutto, bisogna capire quali sono le misurazioni che si possono effettuare, quali sono le caratteristiche di questo dispositivo, come si utilizza e pure dove acquistare i migliori modelli. A questo proposito, è possibile trovare diversi modelli di calibro sul sito di Rs Components, e-commerce di riferimento nella vendita di articoli e strumentazione tecnica di qualità che offre un’ampia selezione di strumenti di misura.
Individuare il modello più in linea con le proprie necessità è molto semplice, visto che basta impostare i filtri di ricerca per selezionare solo gli strumenti che presentano le caratteristiche desiderate in termini di marchio, tipologia, capacità, tipo di display, calibratura, precisione, risoluzione e sistema di misura.
Come detto, esistono diverse tipologie di calibro. Tralasciando il calibro a cavaliere, non molto pratico e poco utilizzato, sono molto più famosi i calibri a compasso e, soprattutto, i calibri a scorsoio. I modelli a compasso non hanno una scala graduata, quindi non possono rilevare in modo diretto le misure, per questo vengono utilizzati per lo più per fare dei paragoni tra due grandezze. I modelli a scorsoio, invece, sono formati da un’asta graduata dotata di due becchi, uno fisso ed un mobile, che permettono rilevare le misure.
Anche all’interno delle principali tipologie è possibile fare ulteriori classificazioni. La prima riguarda il tipo di rilievo che lo strumento permette di fare: da questo punto di vista si possono distinguere i calibri esterni, i calibri interni, i calibri di profondità ed i calibri universali. Per quanto invece riguarda il sistema di lettura delle rilevazioni, gli strumenti possono essere distinti in calibri a nonio, calibri a quadrante e calibri digitali, che sono dotati di un display.
Caratteristiche e funzionamento dello strumento di misura
Per resistere al tempo, all’usura ed al rischio di corrosione, i calibri sono strumenti che vengono realizzati con materiali robusti: di solito la loro struttura è realizzata in acciaio inossidabile. Il materiale può essere lavorato in modo tale da facilitare la lettura delle rilevazioni in qualsiasi condizione. Esistono anche modelli in plastica, sicuramente più economici, ma anche destinati ad avere una vita utile più breve.
La tipologia più diffusa è sicuramente quella a scorsoio. Lunga l’asta di questi strumenti è incisa una scala graduata (spesso sono presenti sia la scala metrica che quella imperiale), mentre sulla parte mobile, il corsoio, sono riportati i noni: in questo modo sulla scala presente sul corpo si leggono i millimetri o i pollici della misurazione effettuata, mentre su quella dei noni si leggono le frazioni di unità di misura più piccole.
L’utilizzo dello strumento è abbastanza intuitivo: per prima cosa bisogna aprire al massimo la parte mobile, poi bisogna posizionare l’oggetto da misurare tra i due becchi del calibro. A questo punto si può avvicinare la parte mobile fino a quando i due becchi non sono a contatto con le estremità dell’oggetto. Ora si può bloccare il corsoio e si può leggere la misura sulla scala e sul nonio, oppure sul display, se si tratta di un modello digitale.